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A cura della FLC CGIL Molise

Si è concluso mercoledì 6 marzo, con l’assemblea pubblica in Piazza Monumento a Termoli, il tour del Molise della Carovana dei diritti, iniziativa organizzata dalla FLC CGIL per contrastare il progetto di autonomia differenziata e di ridimensionamento scolastico del governo.Nelle tappe molisane si è registrata una grande partecipazione, segno che il progetto di autonomia differenziata, di cui purtroppo si parla molto poco, è in realtà avvertito come un pericolo dai cittadini e dalle cittadine. Il Camper dei diritti, proveniente dall’Abruzzo, ha iniziato il suo viaggio lunedì 4 marzo da Piazza Municipio a Campobasso. Gli studenti della “Galanti Street Band”, sulle note dell’Inno nazionale, hanno aperto la manifestazione che, nonostante la pioggia e il freddo, è stata molto partecipata.Nel corso dell’assemblea pubblica, è stata data voce a cittadini, lavoratori della scuola, RSU, dirigenti scolastici, amministratori locali e Sindaci, che hanno ribadito, a gran voce, la loro contrarietà allo scellerato progetto di autonomia differenziata e del ridimensionamento scolastico. La mattina del 5 marzo la Carovana ha fatto tappa in Agnone, dove si è tenuto l’interessante convegno di Proteo fare Sapere dal titolo: “ Aree interne: quale futuro per l’istruzione in Molise?” Dopo l’illuminante relazione del Prof. Rossano Pazzagli, che ha sviluppato il tema del diritto all’istruzione delle aree interne, si è svolta un’interessante tavola rotonda, a cui hanno portato il loro contributo tra gli altri il Presidente della provincia di Isernia nonché Sindaco di Agnone, Daniele Saia, Dirigenti scolastici e amministratori locali dell’Alto Molise. E’ stata ribadita da tutti la necessità di politiche atte a contrastare lo spopolamento e la perdita dei servizi in territori in cui la scuola resta l’ultimo presidio della presenza dello stato.Nel pomeriggio del 5 marzo il Camper dei Diritti si è quindi diretto ad Isernia, in cui si è svolto uno “speakers’ corner” a cui ha partecipato, tra gli altri, il Sindaco Piero Castrataro e la presidente dell’ALI Bibiana Chierchia. Si è discusso delle problematiche del sistema d’istruzione, ma anche di sanità, precariato e vulnerabilità dei territori, tutte criticità avvertite da un territorio che si è impoverito sempre più a causa di politiche tutte volte al risparmio di spesa.

Dopo la tappa di Termoli, in cui rappresentanti del sindacato, della politica e delle associazioni hanno ribadito la necessità di mobilitarsi e restare uniti per opporsi a questa scellerata riforma, la carovana ha ripreso il suo viaggio, destinazione Veneto.

La mobilitazione nella nostra regione però va avanti: siamo convinti che Il nostro sistema di Istruzione deve restare nazionale come vuole la nostra Costituzione, e continueremo ad opporci in ogni modo al DDL Calderoli e a quanti vogliono dividere il paese, cominciando dalla scuola.

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